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DELIVEROO E SWG : LA NOIA A TAVOLA? NON E’ QUESTIONE DI CIBI, MA DI COME SI CUCINANO.

A tavola annoiano la ripetitività, la solitudine e i pranzi alla scrivania

  • Ne parla anche una famosa canzone oggi sulla ribalta internazionale. E Deliveroo, con SWG ha voluto indagare sul rapporto che gli italiani hanno la noia a tavola: tra i piatti più «noiosi», le verdure bollite indicate dal 29% e la pasta e riso in bianco (28% e 23%). Il minestrone al quarto posto con il 19%.
  • Mangiare sempre le stesse cose (43%) e mangiare da soli (40%) sono le situazioni che portano di più ad annoiarsi, seguite dai veloci pranzi in ufficio davanti alla scrivania (33%).
  • Per combattere la noia a tavola Deliveroo ha raccolto i consigli della food creator, cuoca ed esperta di cucina Myriam Sabolla: ecco come rendere interessanti anche le verdure bollite e il riso in bianco.
  • Tutti coloro che vogliono sperimentare le rivisitazioni di Myriam Sabolla possono ordinare gli ingredienti necessari dai supermercati e negozi presenti sull’App Deliveroo.

Milano, 10 maggio 2024. La noia è un sentimento che le persone sperimentano nei contesti più diversi. Lo dice anche una famosa canzone che, in questi giorni, è sulla ribalta internazionale. E per 7 italiani su 10 può accadere di annoiarsi anche a tavola. A rivelarlo è un sondaggio realizzato da SWG in collaborazione con Deliveroo, la piattaforma leader dell’online food delivery.

Mangiare, del resto, è molto più che nutrirsi. Convivialità, estetica e anche il contesto in cui mangiamo influiscono largamente sulla percezione di un piatto. Ma la responsabilità della noia a tavola non è dei singoli alimenti. Molto, infatti, dipende da come questi vengono cucinati. La pensa così quasi il 70% degli italiani, secondo cui i cibi che rischiano di essere noiosi, se non bene eseguiti, sono le verdure bollite (29% degli intervistati), la pasta (28%) e il riso in bianco (23%), e il classico minestrone che si colloca al quarto posto con il 19%.

Ma c’è di più. I motivi che generano noia a tavola sono anche altri. Per il 43% degli intervistati la monotonia, cioè mangiare sempre le stesse cose, può provocare noia. Per il 40% è noioso mangiare da soli, per il 33% lo è pranzare in ufficio davanti alla scrivania. Mentre per il 52% la noia a tavola è determinata dall’assenza della giusta compagnia, un elemento questo indicato in particolare dalle persone più mature.

Che fare, dunque? Come allontanare la noia dal piatto e come rendere un cibo meno noioso? Per il 53% un giusto abbinamento, con un ingrediente più sfizioso, può rendere meno noioso un cibo o un piatto e il 33% vede la soluzione in un condimento più speziato. I giovani puntano sul cromatismo: per il 39% degli under 34 la noia svanisce con un bel mix di ingredienti colorati.

Ma dalla noia possono derivare anche nuove opportunità. Per il 77% degli intervistati, la noia è infatti un’occasione che può portare a sperimentare ed esplorare nuove ricette Per il 67% può stimolare la creatività, come conferma anche Myriam Sabolla alias @The_Food_Sister, food creator, cuoca ed esperta di cucina che commenta: “Per combattere la noia a tavola possiamo sfruttare la nostra creatività e qualche trucco da chef: non serve essere dei maestri di cucina per rendere speciali e appaganti i nostri pasti quotidiani. Basta far attenzione e scegliere le giuste tecniche di cottura, far attenzione alla consistenza e all’estetica e applicando un po' di creatività nei condimenti”.

Ecco infatti i consigli pratici di Myriam Sabolla: link della video ricetta https://www.instagram.com/p/C6ss190AEU3/

Il mio primo consiglio è lavorare sulle tecniche di cottura: anche un semplice riso in bianco, se cotto per assorbimento (magari inserendo qualche spezia nell’acqua di cottura, come cumino o anice stellato), risulterà molto più gustoso.

Per le verdure, impariamo dagli chef giapponesi: pochissimi minuti in acqua bollente sono sufficienti e le mantengono croccanti; blocchiamo poi la cottura immergendole in acqua ghiacciata: questo aiuterà a mantenere dei colori brillanti e vivaci.

Un altro accorgimento riguarda i condimenti. Senza per forza appesantire le nostre pause pranzo, possiamo creare salse deliziose (che si conservano in frigorifero, ben chiuse, anche per qualche giorno): sfruttiamo l’acidità degli agrumi per una citronette (emulsionando olio, sale, succo di limone o arancia), oppure sostituiamo all’olio la frutta secca in crema: ad esempio mescolando tahina – ovvero crema di sesamo – senape e salsa di soia. Chi ama il piccante potrà unire anche una punta di peperoncino. Perfetto sulle carni più semplici, come petto di pollo e fettina, ma anche dentro al minestrone per una spinta di gusto in più.

Aggiungiamo texture ai nostri piatti: verdure croccanti, come ravanelli e cavolo cappuccio, sono un’ottima aggiunta alle insalate. Così come semi e frutta a guscio, che oltretutto contengono numerosi nutrienti.

Non dimentichiamo che mangiamo prima di tutto con gli occhi. Anche senza competenze di alta cucina, possiamo impiattare con cura le nostre pietanze, abbinando consistenze, densità e colori diversi: una buona regola è non riempire completamente il piatto, ma lasciare dello spazio per un risultato più armonico.

Ultimo consiglio: cerchiamo di non consumare i nostri pasti davanti al computer, lavorando. È stato dimostrato che il senso di sazietà ne risente, così come l’umore. Meglio approfittare della pausa per fare due passi all’aperto, trovare magari una panchina in un parco, e godersi un momento di quiete. O, se non è possibile, almeno spegnere il pc per il tempo che dedichiamo al nostro nutrimento.

Tutti coloro che vogliono sperimentare le rivisitazioni in cucina di Myriam Sabolla possono ordinare gli ingredienti necessari sull’App Deliveroo dai supermercati e negozi presenti sull’App Deliveroo.

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